MAGGIO 2022 – Viaggio di 7 giorni
Un viaggio storico e culturale da fare con il cuore, attraverso un paese ancora lontano dal turismo di massa.
La parte sud del Portogallo mi mancava, avendo visitato solo Lisbona e la parte nord più volte, anche in camper. I miei amici ci erano già stati, invece, ma 40 anni fa, e mi raccontavano dei piccoli paesi di pescatori sul mare ed ora avevano paura di ritornare per pensare a quanta cementificazione selvaggia è stata fatta per il dio denaro. Ma io voglio vedere e parto con il viaggio organizzato da Abaco Viaggi. A Lisbona troviamo una perfetta guida locale, Mary, che ci ha accompagnato con grande
competenza per tutto il tour.
Ed eccomi a Lisbona, una città piena di luce bagnata dal fiume Tago, fiume così grande che sembra di essere già sull’Atlantico.
Prima tappa il Monastero Dos Jeronimos, monumento più famoso e visitato di Lisbona, che non è solo un’eccezionale opera architettonica ma anche un importante simbolo dell’identità e della cultura portoghese. Poco lontano una gigantesca caravella in pietra bianca con le vele spiegate si staglia nel cielo di Lisbona: è il Monumento alle Scoperte. Il monumento più famoso del quartiere di Belém è naturalmente l’imponente torre omonima: la Torre de Belém sembra nascere dalle acque dal fiume Tago e si staglia maestosa contro il cielo azzurro di Lisbona, che venne dichiarato nel 1983 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Il nostro hotel guarda l’imponente ponte, Ponte 25 de Abril : è uno dei luoghi più famosi di Lisbona. Il ponte sospeso, collega la capitale del Portogallo alla città di Almada che si trova lungo la sponda opposta del fiume Tago. Il gruppo ad un certo momento si è diviso tra la visita alla cattedrale con museo o un giro col tram 28, che potrebbe tranquillamente far parte di una favola tanta è la sua magia! Un giro su e giù per Lisbona sul tram 28 è sicuramente una delle cose da inserire nella vostra to do list, se volete visitare la parte vecchia della città in un modo tutto portoghese. Uno dei tratti più belli è quello del Miradouro de Santa Luzia, uno degli angoli più suggestivi di Lisbona che si affaccia sul Tago, le antiche mura arabe e la distesa dei tetti dell’Alfama. Per pranzo andiamo al Market Ribeira, un mercato al coperto e la qualità del cibo è proprio il top.
E si parte da Lisbona in bus attraversando il Ponte 25 de Abril, andiamo verso sud, a 40 km dalla capitale, situata nel Parco Naturale della Serra da Arrábida, raggiungiamo la zona di Azeitão che comprende diversi borghi caratteristici. Una visita in questa città ci dà l’opportunità di degustare gli eccellenti prodotti della regione, come i formaggi, le famose torte e i vini. In una delle zone più belle intorno a Lisbona raggiungiamo poi il castello di Sesimbra. Con vista sull’incredibile baia della cittadina, la sua fondazione risale a un’epoca anteriore a quella della nazione portoghese, ma le mura che si possono visitare durante la visita del castello risalgono al 1200. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Evora all’Hotel Vila Galè. L’atmosfera tranquilla e accogliente spiega perché la città di Evora, di origine romana, sia stata scelta come residenza dai re del Portogallo. In effetti, è stata la sua lunga storia che ha portato l’UNESCO a classificare Évora come Patrimonio Mondiale nel 1986.
Il paese è carino e tanti piccoli negozi attirano l’attenzione dei turisti: ceramiche e tutto quello che si può fare con il sughero. L’attrazione più macabra e al tempo stesso sinistramente affascinante di Évora è la Cappella delle Ossa, una chiesa le cui pareti, come suggerisce il nome, sono “decorate” di ossa e teschi umani. La cattedrale di Évora si trova nella zona alta del centro storico, e le sue due torri si vedono da vari punti della città. È un edificio di dimensioni enormi, e in effetti è considerato uno dei maggiori templi vescovili del Medioevo in Portogallo. L’ acquedotto di Evora è stato costruito nel Cinquecento per portare acqua in città dal nord-ovest e progettato dallo stesso architetto a cui si deve la celebre torre di Belém a Lisbona, l’incompiuto acquedotto di Évora rappresenta oggi un affascinante percorso a piedi di 8.5 chilometri che inizia fuori dalla città, lungo la strada per Arraiolos, e termina in un quartiere con case e negozi costruiti sotto le sue arcate. Bella la strada che porta a sud in Algarve: cicogne in appartamento singolo e in condominio, olivi, mandorli, viti, mucche, pecore e maialini al pascolo.
Dopo colazione e prima della partenza un giro in spiaggia. Prima tappa…visita del Castello di Silves. Considerato il più bel monumento militare moresco del Portogallo, il castello è al tempo stesso il più grande dell’Algarve. Le torri e le mura, erette su una collina della Serra de Monchique, con lo scopo di sorvegliare e difendere il territorio, sono oggi un magnifico belvedere sugli aranceti che si stendono lungo il fiume Arade. Dopo essere saliti per la serra di Monchique, si incontra un belvedere nel punto più alto di Algarve, è il Miradouro di Foia. Qui vediamo che è il luogo strategico per le comunicazioni, si alza il vento, e anche se lontani, si ha una vista sul mare, anche con un po’ di foschia. Al Jardin das Oliveras pranzo tra gli olivi. Scendendo ci siamo fermati per fotografare una famigliola di cicogne. Proseguendo, abbiamo raggiunto nuovamente l’Atlantico e siamo giunti ad Algar Seco. E’ veramente un posto magnifico. Abbiamo percorso la passerella in legno di 600 m- lungo una costa frastagliata, con scogli e gradini che conducono alle grotte, arrivando al gioioso paesino di Carvoeiro.
Anche oggi prima di partire abbiamo fatto una passeggiata in riva al mare, poi siamo arrivati alla Fortezza Savres. Oltre allo spettacolare panorama sul mare e su Cabo de São Vicente, si possono riconoscere le costruzioni ancora oggi presenti, la torre
cisterna, una muraglia frangivento, le antiche abitazioni e alloggiamenti e la chiesa parrocchiale di Nossa Senhora da Graça. Uno degli elementi che suscita più interesse nei visitatori è l’enorme rosa dei venti tracciata sul suolo con pietre, di ben 43 metri di diametro. A Lagos, dove ci siamo fermati per pranzo, tutto sembra invitare a godere della spiaggia e di piaceri semplici, ma esiste anche una lunga storia di navigatori e di pirati, conseguenza della complicità con il mare che ancora oggi sussiste nei variopinti pescherecci. Portimao è un attivo porto di pesca e sede di industrie conserviere del pesce. Il porto è il centro attivo della città con numerosi ristoranti che offrono le sardine alla brace, specialità gastronomica locale. Ed è già passata una settimana e domani torno a casa.
Mare mare, mi godo l’ultima vista dell’Atlantico. La nostra ultima tappa portoghese è a Faro, la capitale dell’Algarve, la regione
del sud del Portogallo affacciata sull’Oceano Atlantico. Capitale dell’Algarve dal 1756, Faro è la porta d’entrata per chi arriva in aereo e ci accoglie il Jardim Manuel Bívar, un bel parco con vista sul porto turistico, la Ria Formosa e il mare. A differenza delle altre località della zona, a vocazione prettamente turistica e quasi sempre affollate, Faro è una città molto
tranquilla, rilassante e silenziosa. Questa città merita, per tanti interessanti motivi. Questa graziosa e pittoresca cittadina ha un fascino insolito e misterioso, quello delle città che hanno saputo conservare la propria tradizione al meglio. Dopo ci imbarchiamo nell’aeroporto di Faro e si ritorna a casa.